IL PREZZO CREA IL CLIENTE, LA QUALITA’ LO FIDELIZZA

IL PREZZO CREA IL CLIENTE, LA QUALITA’ LO FIDELIZZA

Ogni persona ha vissuto un momento nel quale ha desiderato qualcosa, frenando il desiderio per questioni di prezzo.

La legge del mercato impone che per stabilire il prezzo ideale di un bene o servizio si debbano far coincidere la domanda con l’offerta, semplice da un lato, ma dall’altro complicato.

Le imprese chiudono, per cui, la legge sopracitata è valida quanto soggetta a variabili, riguardanti:

  • la tipologia di beni e servizi offerti;
  • la clientela alla quale si rivolge la tal azienda;

Per ogni singolo prodotto immesso sul mercato esiste la variante di lusso come quella a prezzo modico. Abiti, auto, penne, elettrodomestici, alimenti, possono costare tanto o poco, ma in funzione di cosa?

 

Ferrari
Ferrari

Investire 100000 € per l’acquisto di una macchina è da considerarsi sempre una spesa cara?

Spendere 0,90 centesimi per comprare una penna è in ogni caso una spesa a basso costo?

Se una persona è milionaria il suo spendere seguirà lo stesso percorso logico di chi fatica ad arrivare a fine mese?

Parlando di economia in modo superficiale le risposte a queste 3 domande appaiono scontate, rispettivamente: sì, sì, no.

Un aspetto va considerato come fondamentale per fare considerazioni logiche rispetto alle tematiche fin qui trattate, non sto parlando del patrimonio del compratore di turno, ma della qualità del prodotto che si desidera acquistare.

 

Bianchina
auto a prezzo stracciato

Perché si acquista qualcosa?

  • Necessità, infatti, abbiamo bisogno di cibo per vivere e il cibo, generalmente, lo acquistiamo.
  • Piacere, è piacevole l’idea di avere un dato orologio non perché altrimenti sarebbe difficile scandire la nostra giornata tipo nell’epoca degli smartphone e delle connessioni h24 con il resto del mondo, ma per il gusto di avere al polso un Rolex o uno Swatch.

Alimenti e orologi, apparentemente prodotti slegati concettualmente l’uno dall’altro, eppure, nel definire il loro prezzo, si considera una variabile comune: la qualità. Andando al supermercato noteremo inevitabilmente che lo stesso alimento subisce una variazione di prezzo da marca a marca. Un salmone non costerà sempre 2,99 €, la stessa quantità potrà essere acquistata a un prezzo superiore o inferiore.

Cosa porta un compratore a stabilire se valga la pena comprare quel prodotto a un prezzo X o a uno Y? Tendenzialmente, la qualità dello stesso da mettere in relazione con la propria disponibilità economica.

Un compratore è sempre in grado di stabilire in prima persona la qualità di ciò che compra? Assolutamente no, nella maggior parte dei casi la fama dei produttori del tal prodotto innescherà le associazioni:

  1. grande fama = prodotti di qualità;
  2. scarsa fama = prodotti di scarsa qualità;

Semplice no? Niente affatto, perché, soprattutto negli ultimi vent’anni, si sono affermate aziende che fanno della scarsa qualità dei propri prodotti il loro successo, gli esempi sono infiniti, nessuno compra da H&M in quanto azienda produttrice di prodotti qualitativamente elevati, eppure, è fra le più note al mondo.

calare l'asso
calare l’asso

Il ragionamento fatto mischia le carte, com’è possibile stabilire il valore di un prodotto o servizio se non facendo riferimento al concetto di qualità?Giocandosi la carta del principio di: convenienza.

È conveniente comprare quel prodotto o servizio pagando quella cifra? La qualità si paga nel breve ma, eccezion fatta per gli acquisti puramente legati al concetto di status symbol (ad esempio una Ferrari) nel lungo periodo abbiamo un ritorno economico.

La bassa qualità conviene nel breve periodo, ma a lungo andare risulta deleteria, infatti, l’usura di un prodotto da poco è generalmente incredibilmente superiore all’equivalente pagato a caro prezzo, questo al di là della marca produttrice.

Prima e dopo
Prima e dopo

La differenza fra bassa e alta qualità diventa ancora più evidente nel settore dei servizi.

 

Un’impresa di pulizie incaricata di un lavoro sarà immediatamente giudicabile per ciò che ha fatto, non si dovrà attendere l’usura del tempo, il deteriorarsi di un prodotto.

Un’impresa di pulizie pulisce, lo fa quando serve, il risultato sarà immediatamente giudicabile come il valore che è stato attribuito a quel servizio.

Un lavoro fatto a regola d’arte è per professionisti che meritano di essere pagati, un lavoro superficiale o fatto male semplicemente non è niente, per cui, in quest’ultimo caso, anche impiegare un solo euro significherebbe buttare via soldi.